mercoledì 27 marzo 2013

DALLE LUCI DELLA MODA ALLA LUCE DEL VANGELO



DALLE LUCI DELLA MODA ALLA LUCE DEL VANGELO


Lunedì 25 marzo la seconda  testimonianza di fede vissuta, presso l’oratorio S.Giovanni Bosco di Villastrada.
 Un folto gruppo di ragazzi, giovani delle superiori e dell’università  e adulti, ha ascoltato con molta partecipazione il racconto coinvolgente di Elisa Arvati, fino a qualche anno  fa promettente art director nel campo della moda ad alto livello, ora, per scelta, docente di religione presso la scuola superiore.

sabato 23 marzo 2013

ARTICOLO TRATTO DALLA PROVINCIA DI CREMONA

ho inviato il post della Via Crucis anche al giornale la Provincia di Cremona e questo è quanto hanno estrapolato, se vi fa piacere vi posto  il link

LA RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIONE DI CRISTO



Venerdi 22 marzo 2013 si è svolta a villastrada la via crucis vivente

La Pasqua è la ricorrenza che da sempre suscita un’ intensa partecipazione popolare. Intenso è anche il pathos che i riti della Settimana Santa, rievocando la “Passione” di Gesù trasmettono ai fedeli.
Alcuni parrocchiani di Villastrada in collaborazione con il parroco Don Stefano, hanno voluto, dopo l’enorme successo che hanno ottenuto alla rappresentazione della nascita di Gesù, di mettere per la prima volta in scena anche la passione del Cristo, una funzione di grande valore religioso e storico sotto forma processionale e suddivisa in otto stazioni con brevi ma intense meditazioni, canti e coreografie.

giovedì 21 marzo 2013

DALLE LUCI DELLA MODA ALLA LUCE DEL VANGELO



Dalle luci della moda alla Luce del Vangelo


Elisa ci racconta la sua storia

Lunedì 25 marzo h.21.00
Oratorio di Villastrada
Gruppo Cresimati 2013

VENDITA LIBRO DEI RESTAURI

E' in vendita il libro dei restauri della basilica di SS. Stefano e Anna in cavallara
al prezzo di 12,00 euro

INNAUGURATA LA BASILICA DI CAVALLARA


Come abbiamo già descritto nel post del  28 febbraio 2013, domenica 10 marzo dopo i lavori di restauro si è inaugurata la basilica dei santi Stefano ed Anna
Alla liturgia che è stata celebrata dal Vescovo Mons. Dante Lanfranconi assieme al vicario zonale mons. Floriano Danini ed il parroco don Stefano Zoppi ed animata dal coro dell’unità pastorale  diretto dal maestro Felice Santelli, hanno partecipato tutte le massime cariche pubbliche della zona, le maestranze che hanno curato i lavori di restauro e un nutrito numero di fedeli.
Sia il Vescovo che il parroco hanno  colto l’occasione per porre poi l’accento sul concetto di chiesa quanto “persona” affermando che è più facile mettere a posto le pietre che costruire una comunità di testimoni di Cristo.  Don Stefano ha anche lanciato un’idea, infatti il paese dispone di tanti spazi inutilizzati, allora perché non metterli a disposizione per un progetto caritatevole nei confronti della povertà?  Prima dobbiamo tuttavia convertirci dalle nostre assenze ed infedeltà e valorizzare il bene che c’è in noi. Concetti ripresi dallo stesso vescovo durante l’omelia rifacendosi alla parabola del padre buono e del figliol prodigo, la quale  ci ricorda  che noi siamo ambasciatori della buona notizia.

sabato 16 marzo 2013

COME ISCRIVERSI AL BLOG


In molti mi chiedendono come si faccia a commentare il blog oppure ad iscriversi, così ho pensato di fare un bel post che sia sempre da bussola

 punto 1)
Per aggiungersi ai lettori del blog e seguire come "Sostenitore" il blog   è sufficiente cliccare sul pulsante "unisciti a questo sito" con Google Friend Connect nel gadget "Lettori fissi" visibile nella colonna laterale destra del blog di colore azzurro.

punto 2)
Nella finestra successiva troviamo le opzioni per scegliere con quale profilo seguire il blog,Google Twitter Yahoo Aim Netlog e OpenID,agli utenti che decidono di  seguire il blog con Google è consentito utilizzare il profilo Google oppure il profilo Blogger.

come seguire diventare lettori fissi blog blogger 
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come iscriversi blog blogger Google Friend Connect



E se non possediamo un account cosa dobbiamo fare? In questo caso dovrete tornare al Punto 2. Fate caso a quella immagine, noterete che sotto il quadrante dove c'è la possibilità di scegliere l'account "Google", Twitter" e "Yahoo", c'è una scritta evidenziata in blu che riporta questa dicitura: "Non ne hai nessuno? Crea un nuovo account Google". Cliccate su questa scritta colorata. Davanti a voi si aprirà una nuova finestra (quante finestre eh?). Ora dovrete compilare il modulo con i vostri dati. Accettate e create il vostro account. Una volta creato l'account, potrete iscrivervi al blog. Forse potrà sembrare difficile, ma giuro che è più difficile da spiegare che a farsi. Provare per credere.

Se avete avuto la pazienza di seguire tutti i passaggi per iscriversi al blog, non avrete problemi a capire come lasciare un commento. Non preoccupatevi, è davvero molto semplice. In fondo ad ogni singolo post, troverete scritto il numero di commenti che ci sono in quel momento (0 commenti, 1 commenti, 2 commenti...), e le etichette. Cliccate sulla prima scritta, quella riferita ai commenti. A questo punto si aprirà una pagina. Se sarete i primi a scrivere, troverete subito lo spazio apposito dove poter scrivere, altrimenti se molte persone prima di voi, hanno già lasciato il loro commento, troverete i pensieri delle persone iscritte al blog. Voglio mettere in chiaro che per commentare il blog,  serve essere iscritti al blog. 

giovedì 14 marzo 2013

PAPA FRANCESCO I - ELEZIONE DEL 13/3/2013 da RAI 2

"BERGOGLIO" CHI E' IL NUOVO PAPA FRACESCO


Jorge Mario Bergoglio, gesuita, arcivescovo di Buenos Aires (in Argentina), ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di ordinario del proprio rito, è nato nella capitale argentina il 17 dicembre 1936Francesco I non è solo il primo papa sudamericano: è anche il primo pontefice gesuita della storia. L’ordine fondato da Ignazio di Loyola nel 1534,

PREGHIERA IN ONORE DEI RESTAURI



domenica 10 marzo 2013

STORIA E REGOLE DEL CONCLAVE

 Martedì 12 marzo, dunque, si comincia. La congregazione generale dei cardinali ha fissato per il pomeriggio di quel giorno l'inizio del conclave per l’elezione del nuovo Papa, dopo che nella mattinata verrà celebrata la messa pro eligendo pontifice.  l’evento storico che ha dato il nome che conosciamo tuttora al conclave risale al 1270 quando gli abitanti di Viterbo, allora sede pontificia, stanchi di anni di indecisioni dei porporati, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale per costringerli a decidersi al più presto. Alla fine fu così prescelto Gregorio X.
LE ORIGINI. Prima di allora, e prima che toccasse solo al collegio cardinalizio eleggere il Papa, nel corso dei secoli si registrarono diversi tentativi di ingerenze di re e imperatori che, approfittando di un costante legame politico fra la Santa Sede e altri Stati, imponevano alcuni candidati a loro graditi o ponevano il loro veto decisivo su altri. Poi, dopo l'episodio di Viterbo, nel 1274 al Concilio di Lione venne emanata la Costituzione apostolica Ubi Periculum, che introdusse l’isolamento obbligatorio della riunione cardinalizia.
IL VOTO. Nel corso dei conclavi successivi si affinarono nuove e più dettagliate regole. Dal 1621 fu specificato che il nuovo Pontefice poteva essere eletto per "ispirazione", "acclamazione", per "compromesso", o con "votazioni a schede". E appunto dalla bruciatura di queste schede si originano quei segnali di fumo che, visibili da piazza San Pietro, segnalano l’avvenuta elezione (fumata bianca) o il mancato raggiungimento del quorum previsto (fumata nera). I due colori diversi sono provocati all’aggiunta di particolari sostanze chimiche contenute nel rogo delle schede.
LE NUOVE REGOLE. Fra le regole più recenti vanno segnalate quelle introdotte da Paolo VI negli anni 70. Montini infatti escluse dal conclave i cardinali ultraottantenni e fissò in 120 il numero dei componenti del collegio elettorale. Dopo di lui, ci fu Giovanni Paolo II che, nel 1996, eliminò formalmente le possibilità di elezione per acclamazione o per compromesso. Wojtyla recuperò anche il ruolo dei porporati con più di ottant’anni, concedendo loro una funzione spirituale che accompagna i "colleghi" nelle fasi preliminari.
LO SCRUTINIO. Dopo la messa celebrata dal cardinale decano, i cardinali si dirigono verso la Cappella Sistina dove sono già stati allestiti nei giorni precedenti i banchi per la votazione ed è stata montata la stufa dove verranno bruciate le schede. Giunti nella cappella, il cardinale decano pronuncia per tutti gli elettori il giuramento. Poi, ciascun porporato completa la formula poggiando la mano sul Vangelo. A quel punto, quando tutti hanno pronunciato il proprio giuramento, il maestro delle celebrazioni liturgiche pronuncia l’extra omnes. A quel punto, tutti coloro che non sono aventi diritto al voto devono lasciare la Cappella, il Maestro chiude la porta di accesso sotto chiave e da quel momento nessun cardinale, salvo motivi di salute, può lasciare il conclave. Al camerlengo e ai tre cardinali suoi assistenti tocca vigilare sulle operazioni di voto e di spoglio. A tutti è fatto assoluto divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con l’esterno, reato punibile addirittura con la scomunica.
LA PROCLAMAZIONE. Gli scrutini sono regolati in modo molto preciso. Nel prossimo conclave, che comincerà di pomeriggio, ci sarà subito un solo scrutinio. Poi, due ogni mattina e due ogni pomeriggio. La maggioranza è fissata nei due terzi dei voti fino al 34esimo scrutinio. Al che si procederà al ballottaggio dei due più votati nell’ultima votazione (ma sempre con maggioranza di due terzi). Quando l’elezione sarà avvenuta, sarà il decano a rivolgersi al Papa in pectore pronunciando le due domande decisive: se accetta l’incarico e come intende chiamarsi da Pontefice. Poi, dopo la preghiera e l’ossequio dei cardinali, l’annuncio dalla loggia della Basilica: "Habemus Papam!".

ARTICOLO TRATTO DA LA VITA CATTOLICA

Cavallara di Viadana:
domenica l'inaugurazione della chiesa
con il vescovo Lafranconi



Sarà reinaugurata domenica la basilica prepositurale dei santi Stefano e Anna di Cavallara. Per il taglio del nastro e la benedizione interverrà il vescovo Dante Lafranconi, che presiederà alle 10 la solenne concelebrazione. Sono attesi anche il delegato diocesano per i beni culturali mons. Achille Bonazzi, il vicario zonale mons. Floriano Danini, il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi e le autorità locali. Alle 12 seguiranno l’aperitivo e il pranzo comunitario in oratorio. I lavori di restauro della chiesa sono stati completati nelle settimane scorse, dopo che l’iter progettuale era partito nel 2010. «Le coperture ormai fatiscenti – spiega il parroco don Stefano Zoppi – rischiavano di compromettere l’intera struttura». Il progetto è stato curato dapprima da uno studio di Cremona, e poi da due parrocchiani dell’Unità pastorale: l’architetto Gianni Trombini e l’ingegner Paolo Saccani. Ottenuti l’approvazione della Sovrintendenza e il via libera dell’ufficio diocesano Beni culturali, il cantiere è stato affidato alla ditta Fratelli Favagrossa di Rivarolo Mantovano, con l’aiuto del laboratorio di restauro Studio Blu. «L’esito dell’intervento – assicura don Stefano – è assolutamente soddisfacente. Colgo l’occasione per ringraziare il competente affiancamento sempre garantito dal delegato diocesano mons. Bonazzi». L’intervento, da oltre 300mila euro, è consistito nel rifacimento di coperture, facciate e canali di gronda di chiesa e campanile, nonché nella completa ritinteggiatura. Il tetto presentava ormai numerose carenze, all’origine di pericolose infiltrazioni e di una invasione di piccioni nel sottotetto; era necessario inoltre mettere a punto uno strato impermeabile. Il restauro ha puntato sul recupero dei materiali originali e sull’utilizzo di tecniche rispettose della fattura storica dell’edificio sacro. Il costo dell’intervento, ancorché sicuramente elevato per una Parrocchia di soli trecento abitanti, è stato già coperto grazie ai fondi dell’8 per mille (110mila euro), a risorse parrocchiali e ai contributi di Fondazione Cariplo, altri enti pubblici e privati cittadini. Compatibilmente con le disponibilità di bilancio, nel giro di pochi anni l’opera sarà integrata dalla sistemazione della piazza-sagrato, che il Comune ha già inserito nel piano delle opere pubbliche.

Riccardo Negri

ARTICOLO TRATTO DALLA PROVINCIA di CASALMAGGIORE-OGLIO PO

DOMENICA MESSA CON IL VESCOVO PER CELEBRARE
LA FINE DEI RESTAURI

VIADANA (Cavallara) - Sarà il vescovo di Cremona Dante Lafranconi a presiedere domenica 10 marzo alle 10 la messa che sancirà il termine dei lunghi lavori di restauro della chiesa parrocchiale dei santi Stefano e Anna di Cavallara. Il Vescovo sarà affiancato da don Stefano Zoppi, dal vicario zonale monsignor Floriano Danini e da monsignor Achille Bonazzi, responsabile diocesano per i Beni culturali ecclesiastici. Alla celebazione sarà presente anche il sindaco Giorgio Penazzi. La mattinata si concluderà con un aperitivo e con il pranzo comunitario in oratorio.
Sulle coperture della navata centrale vennero rilevate numerose carenze su tutte le coperture dell’edificio con infiltrazioni che minacciavano sia la parte centrale che gli altari laterali e la sagrestia. In buona parte il sottotetto era invaso dai piccioni che avevano contribuito al suo degrado. Il difetto più grave era costituito comunque dalla mancanza di uno strato impermeabile e dalla pendenza superiore alla media che aveva provocato, associata alle vibrazioni del transito degli automezzi, lo slittamento dei coppi di recente fattura, creando in numerosi punti notevoli infiltrazioni. Si era inoltre provveduto alla completa ricucitura delle numerose fessurazioni rilevate nelle muratura laterali. I canali di gronda avevano richiesto controlli e integrazioni nonché la posa di nuove scossaline di protezione sia sui vari cornicioni del campanile che della chiesa. La copertura del presbiterio, che si presentava come la più particolare, da decenni non era interessata da adeguata manutenzione; per cui il suo stato di conservazione era molto critico al punto da creare una situazione di pericolo. La falda di raccordo con il campanile si presentava staccata dal paramento murario e le infiltrazioni  dell’acqua piovana avevano provocato numerosi crolli di intonaco e stucchi. I sottotetti delle porzioni corrispondenti agli altari laterali non erano accessibili e anche la pesante struttura costituita da travetti che sopportavano pianelloni in cotto versava in stato molto precario, giudicando dalle numerose ed estese infiltrazioni ben evidenziate nell’interno degli altari laterali. Così la falda in lato ovest che sormontava anche la sacrestia e la cappella contenente l’altare e dei due piccoli locali posti ai due lati della stessa usati un tempo come confessionali.
06 Marzo 2013

martedì 5 marzo 2013

QUAL'E' LA TUA VOCAZIONE

Non conoscere la propria vocazione è vivere senza vedere la parte migliore di sè. La vocazione non è solo per i preti e per le suore. Tutti abbiamo una vocazione, unica e personale! Qual è la tua?
vi propongo una discussione siete invitati a dire la vostra opinione